Non un vero parlare bensì un rimuginìo, questo di solitointendiamo con l'espressione fra sé e sé.
Più bello sarebbe con se stessi tentare un dialogo.
Non si tratta tanto di essere critici. Il dialogo interioreavvia ad aprire la mente, allo sviluppo delle propriepotenzialità, all'autosuperamento (tutte cose che più omeno legano la personalità di ognuno con la creazioneartistica).
Decidersi al dialogo con se stessi, ciò vorrebbe Frasé, sorta di capriccio (sarebbe il n. 8) da suonare per interosulla corda grave.
Una sola voce si sdoppia e si risponde, generandoun'alternanza di strofe complementari e un incrocio dipiani sonori con opposte funzioni, notati su differentipentagrammi: due per le figure, uno di sfondo.
Trasfigurano lo strumento vari fattori combinati, piùcomplessi e imponderabili di quanto possa enunciare.Timbricamente conta di sicuro la vetrosa, ricercataemissione flautando in alto sul tasto; ma specialmente lacontrapposizione di registro sulla stessa corda, che inmodo irregolare e variabile imbriglia e scatena inerzia edisarmonicità del corpo vibrante, che a sua volta esasperatensioni, improprie in rapporto a elasticità e spessore.
Con mille auguri a Luciana Pestalozza dal suo Salvo.